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Attualità
Pubblicato il Ottobre 15, 2022

BPER Banca e Avviso Pubblico presentano “La trappola dell’azzardo”

Presentato a Roma, martedì 11 ottobre, il progetto di Avviso Pubblico e BPER per prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo patologico.

 

Più consapevolezza su rischi e pericoli attorno al mondo del gioco d’azzardo con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di persone, in particolar modo giovanile, banche e amministratori locali. Sono questi gli obiettivi  del progetto “La trappola dell’azzardo”, presentato martedì 11 ottobre, presso l’ex Teatro Rossini di Roma. Alla conferenza stampa sono intervenuti Flavia Mazzarella, presidente di BPER Banca, Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico, Giovanni Russo, Procuratore aggiunto Direzione Nazionale Antimafia e Adele Minutillo, Centro Dipendenze e Doping Istituto Superiore di Sanità. A moderare l’incontro Giovanni Tizian, giornalista del quotidiano Domani.

Queste le impressioni di Flavia Mazzarella: “BPER Banca ha voluto assumere un ruolo sociale all’interno di questo fenomeno, che sempre più ha riflessi su famiglie e comunità. Fino ad oggi sono state sottovalutate le conseguenze e le ricadute sociali del gioco d’azzardo patologico. Il segnale più preoccupante è quello dei giovani, anche minorenni, sempre più “attratti” da scommesse online e slot machine. Il Gruppo BPER da anni si impegna su questo fronte, attuando azioni volontarie per tutelare i propri clienti e le loro famiglie, affiancandole in progetti di sensibilizzazione e informazione nelle scuole o organizzando convegni sul territorio”.

Parole alle quali fanno eco quelle del presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà: “Il progetto ideato con BPER Banca testimonia l’impegno che Avviso Pubblico e BPER Banca stanno portando avanti da tempo per prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, che colpisce sempre di più le giovani generazioni. Il progetto coinvolgerà nei prossimi mesi cinque città italiane, con dieci incontri di formazione e sensibilizzazione con studenti, cittadinanza e istituzioni locali. Realizzeremo poi un Vademecum con un focus sul gioco online, fornendo strumenti di conoscenza sulle criticità legate all’offerta di gioco legale e illegale in Rete, per riconoscere insidie, pericoli e proteggere salute e dati personali e finanziari degli utenti. Affronteremo anche il rapporto mafie e gioco d’azzardo, che rappresenta uno dei principali settori di interesse mafioso, con rilevanti implicazioni sia nella società che nell’economia”.

“La criminalità – ha dichiarato Giovanni Russo, Procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia – organizzata moderna ha adottato da tempo il modello di crime as a service. Dove c’è necessità si presentano con una loro offerta economica, di servizi, di disponibilità o di violenza. La dipendenza da gioco d’azzardo patologico acuita dalla pandemia ha aperto un terreno ancora più fertile in cui ficcare i loro interessi. La criminalità organizzata è sempre alla ricerca di opportunità di business, e il gioco d’azzardo è una formidabile occasione: per un controllo del territorio, per entrare in contatto con soggetti da usurare, per un riciclaggio sempre più difficile da disvelare”.

“Il Centro Nazionale Dipendenze e Doping ha intrapreso ultimamente diverse azioni per contribuire alla conoscenza del fenomeno e alla creazione di sinergie tra diversi attori coinvolti nel contrasto del disturbo da gioco d’azzardo – conclude Adele Minutillo del Centro Dipendenze e Doping Istituto Superiore di Sanità –. Le indagini epidemiologiche terminate nel 2018, ci dicono che la diffusione del fenomeno di gioco d’azzardo riguarda circa il 36% degli adulti e il 29% dei giovani tra 14 e 17 anni, che non dovrebbero avere accesso a questo tipo di attività. Tra i giocatori d’azzardo c’è un 3% di adulti e di minori per cui si è osservato un comportamento problematico di gioco d’azzardo. Ciò risalta la necessità di adottare risposte differenziate e specifiche rispetto alle singole tipologie di soggetti (per differenza di età, di genere, di professione, ecc). Il tema va affrontato come un problema di salute pubblica e sociale”.

È possibile rivedere la registrazione della conferenza stampa sul canale YouTube di Avviso Pubblico o sulla pagina Facebook di Avviso Pubblico. Per maggiori informazioni sul progetto rivolgersi a stampa@avvisopubblico.it o 335 7305980.

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