Il coraggio di raccontarsi
La presentazione dell’opera di Teresa Cardarelli “Viaggiare in una stanza 2” il 3 dicembre al Museo Diocesano. Presenti dodici lettori-autori di una parte del volume
di Magda Gilioli
Sarà un pomeriggio ricco di emozioni e carico di tanta umanità quello che si vivrà, domenica 3 dicembre alle ore 17 presso il Museo Diocesano – Chiesa di Sant’Ignazio a Carpi (Corso Fanti, 44), partecipando alla presentazione dell’ultima opera letteraria di Maria Teresa Cardarelli, il romanzo “ Viaggiare in una stanza 2”. Non sarà solo un semplice scambio d’informazioni tra la presentatrice Silvia Nieddu della Libreria Mondadori con l’autrice ed il pubblico ma sarà una performance in cui tutti saranno partecipi grazie alle letture dei dodici lettori-autori che hanno partecipato alla stesura di una parte del libro. Il tutto sarà alternato da brani musicali curati dal chitarrista Luigi Verrini e dal flautista Stefano Verrini e con la presenza di Tiziana Santoro, interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) inviata dall’Ente Nazionale Sordi Emilia Romagna.
Tutto ha inizio nel 2021 quando Cardarelli pubblica la prima edizione di “Viaggiare in una stanza”, un racconto curioso in cui l’interprete, la arte terapeuta Olga Ciamarra, affetta da Covid-19, crea il suo diario dei pensieri giornalieri in isolamento e, nonostante ciò, viene comunque coinvolta attivamente nella tragica storia di Manuel, un bambino di sette anni che rimane improvvisamente orfano dei genitori morti in un incidente stradale.
Nell’epilogo del romanzo, Cardarelli, lascia una pagina bianca, quella del 25 dicembre 2020 in cui chiede ai lettori di contribuire con un proprio scritto a riempire questa pagina vuota. A questo invito hanno risposto dodici lettori che sono così diventati anche autori nella prima parte di questo sequel “Viaggiare in una stanza 2” e stiamo parlando di: Silvia Bonetti, Maria Giovanna Borsalino, Alessandro Cherubini, Umberto Fazzi, Magda Gilioli, Isabella Giovanardi, Leonardo Morselli, Enrico Piccinini, Marietta Di Sario, Ivana Sica, Lucia Sirani, Veronica Varricchio che, domenica 3 dicembre, saranno appunto tra il pubblico.
Poi, grazie a Silvia Nieddu, si entrerà nel cuore del romanzo dove tanti altri personaggi avranno un ruolo importante per portare a galla problematiche sociali importanti come il rimanere orfani all’improvviso per la morte dei genitori o per il rifiuto o per l’incapacità dei genitori a fare i genitori, i nonni materni e paterni che si contendono l’affido del nipotino, i rapporti con gli assistenti sociali, le difficoltà dell’affido, il ruolo degli avvocati, la non accettazione della coppia della propria sterilità, l’adozione internazionale, le case-famiglie ed il Medivers, il simbolo della trasformazione che si ottiene con la consapevolezza e con il coraggio di cambiare quando le cose non funzionano.
Si capirà così che “Viaggiare in una stanza 2” è sì un luogo piccolo ma popolato da tante persone che, nelle loro storie di vita quotidiana, chiunque ci si può rispecchiare con il proprio vissuto, un vissuto che magari viene tenuto nascosto mentre qui no, qui esce allo scoperto e se ne parla e se ne parla con serenità e speranza. Così, magicamente, tutto diventa più leggero e più facile da comprendere e da accettare e la stanza non è più formata da pareti che la chiudono ma da pareti aperte che ti permettono di viaggiare con e nell’umanità.