46ª
Etica della vita
Pubblicato il Marzo 20, 2024

46ª giornata mondiale per la vita

Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon

Il mese scorso si è celebrata la giornata mondiale per la vita e già la liturgia della domenica ha offerto uno spunto bellissimo: nel libro di Giobbe si legge “ricordati che un soffio è la vita” … e nel messaggio dei vescovi, citando il vangelo di Marco al capitolo 8, leggiamo: “quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?”. Che la vita sia veramente una scheggia, un lampo, ce ne accorgiamo tutti, soprattutto quelli che hanno un po’ di anni. Sino a una certa età si parla di progetti poi si inizia a parlare di ricordi e questo è il segno inequivocabile che il tempo sta passando inesorabilmente e spesso, questi ricordi, sono abitati da volti e nomi che non ci sono più. Il pensiero di poter perdere la vita diventa realmente presente e, a volte, oberante. A mio avviso questo “perdere la vita” non è solo perdere il Paradiso ma vivere una vita senza significato, senza una prospettiva, senza costruire nulla e anche questo è drammatico.

In aggiunta, c’è chi si prende la libertà di gestire la vita dell’altro fino al punto di eliminarla e penso soprattutto all’altro quando è nella condizione più fragile possibile che è quella della vita embrionale o fetale. Quando queste tematiche entrano nel contenzioso bioetico, spesso si difende il bene vita impostando un contraddittorio: uno afferma una cosa e cerca di dimostrarla e l’altro cerca di dimostrare l’esatto contrario. C’è un altro modo per fare bioetica ed è quello di mostrare ciò che si perde se si decidono azioni contro la vita, quello che si rinuncia se si continua nella scelta di manipolare la propria o la vita altrui. Negli argomenti di inizio vita si può tradurre questo modo come: piuttosto che lottare dicendo che l’aborto è un abominio, cerchiamo di far vedere ciò che si perde abortendo, cioè, la bellezza della vita; mostra quello che l’altro rinuncia e forse, questo, potrà essergli d’aiuto per evitare la sua scelta sconsiderata. Ancor prima di scomodare la fede, la vita è un fatto, è una evidenza, è un vero miracolo e quando si promuove la vita si costruisce sempre qualcosa di bello nella propria esistenza.

Mirandola, Veglia per la pace con le parrocchie della zona pastorale
Alla Veglia di preghiera per la pace, organizzata a Mirandola dalla parrocchia Santa Maria Maggiore e dalle parrocchie del territorio mirandolese, la fiaccolata con la Luce della Pace di Betlemme mantenuta accesa in Duomo dal dicembre scorso, nell’attesa che arrivi quella “nuova” il prossimo 20 dicembre
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 5 Dicembre, 2025
Alla Veglia di preghiera per la pace, organizzata a Mirandola dalla parrocchia Santa Maria Maggiore e dalle parrocchie del territorio mirandolese, la ...
Presentato il libro in memoria di don William Ballerini
E’ stato presentato alla Sala Trionfini a Mirandola il libro “Sono un prete di campagna” dedicato a don William Ballerini, a cura di Gino Mantovani. Sono intervenuti don Marino Mazzoli e don Riccardo Paltrinieri
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 5 Dicembre, 2025
E’ stato presentato alla Sala Trionfini a Mirandola il libro “Sono un prete di campagna” dedicato a don William Ballerini, a cura di Gino Mantovani. S...
Avvento, desiderio di bene e impegno concreto
Francesco Panigadi, direttore del Servizio interdiocesano di pastorale missionaria, ha scritto ai “nostri” missionari
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 5 Dicembre, 2025
Francesco Panigadi, direttore del Servizio interdiocesano di pastorale missionaria, ha scritto ai “nostri” missionari