15 maggio, Santa Cesarea eremita
La vita di preghiera in una grotta
Santa Cesarea nacque in un dicembre del XIV secolo da Luigi e Lucrezia, dopo una attesa di oltre dieci anni dal matrimonio e al termine di una pia pratica delle devozioni sabatine, suggerita da un eremita Giuseppe Benigno. Rimasta orfana della madre quando era ancora adolescente, Cesarea fu costretta ad abbandonare la casa dei genitori, per sfuggire alle insane tentazioni del padre; si rifugiò in una grotta della marina di Castro, sotto un colle roccioso presso Otranto. Qui visse la sua vita di privazioni e di preghiera, votata ad una totale dedizione a Dio, divenendo una eremita la cui fama si estese in tutta la Terra d’Otranto. Dopo la sua morte avvenuta nella grotta da dove non era più uscita, sempre nel secolo XIV, fu eretta una chiesa sul posto, che divenne centro del suo culto fin dal secolo XVII. Nel 1924 essa fu affi data ai Francescani che la sostituirono con una nuova, eretta poi in parrocchia nel 1954. In onore di Santa Cesarea sorsero altre chiese nei centri del Salentino, in particolare a Francavilla Fontana (Brindisi) che alcune tradizioni classificano come patria d’origine della santa. Patrona di Porto Cesareo in provincia di Lecce; la sua festa liturgica è al 15 maggio.
La città di Santa Cesarea Terme festeggia la sua patrona l’11 settembre di ogni anno, data tradizionale dell’evento della fuga di Cesarea, con una processione che dopo aver percorso tutte le vie della cittadina termina con un corteo di barche alla grotta dove sarebbe vissuta e morta. Il culto è molto diffuso in tutta la Puglia e il nome Cesarea è molto usato in tutta la provincia leccese. (tratto da “Santi e Beati”)