Crisi
Attualità, Mirandola
Pubblicato il Luglio 8, 2024

Crisi Mozarc, aspettando il confronto del 9 luglio al Ministero

Crisi Mozarc Mirandola: le organizzazioni sindacali e i lavoratori si preparano al tavolo convocato il 9 luglio dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma

 

“Qui a Mirandola non stiamo combattendo solo per il diritto al lavoro di 350 persone. Con il sostegno di tutte le Istituzioni e dei cittadini stiamo dimostrando che il biomedicale è Made in Italy in purezza, la punta più avanzata dell’innovazione, della qualità e della capacità industriale del nostro Paese. La battaglia per Mozarc e i suoi lavoratori è la battaglia per il futuro di questo distretto, il più forte d’Europa, nel quale si realizzano prodotti che, letteralmente, salvano la vita alle persone. Questo ribadiremo con forza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il prossimo 9 luglio”.

Così Lisa Vincenzi (Filctem Cgil Modena) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale) spiegano come le organizzazioni sindacali, le lavoratrici e i lavoratori si stanno preparando al tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per il prossimo 9 luglio alle ore 15, nella sede centrale del Ministero. “Mirandola e Mozarc devono essere una priorità nell’agenda del Governo, perché il biomedicale è un asset strategico, che necessita di essere blindato da operazione speculative e da blitz del capitale straniero, molto interessato ai nostri brevetti e decisamente meno alla qualità del lavoro che sta dietro”, proseguono Vincenzi e Suffritti.
Il Tavolo sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto e vi parteciperanno i manager Mozarc – il brand attivo anche a Mirandola, di proprietà delle multinazionali Medtronic e DaVita -, le organizzazioni sindacali e tutta la filiera istituzionale: la sindaca di Mirandola Letizia Budri, il presidente della Provincia Fabio Braglia e la Regione Emilia-Romagna, con uno staff guidato dall’assessore alle Attività produttive Vincenzo Colla.
Per parte sindacale, oltre Vincenzi e Suffritti, saranno presenti i segretari generali confederali di Cgil Modena, Daniele Dieci, e Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo, insieme ai vertici modenesi, regionali e nazionali delle categorie Filctem Cgil, Femca Cisl, Nidil Cgil e Felsa Cisl.

“Il tavolo ministeriale sarà il primo banco di prova per testare se Medtronic e DaVita intendono in modo serio dare corso all’accordo raggiunto in Regione Emilia-Romagna, lo scorso 26 giugno – spiegano Dieci e Papaleo -. Quell’accordo prevede di reindustrializzare il polo Mozarc di Mirandola, mantenendo tutti i posti di lavoro. Senza dubbio un grande passo avanti ma ora si passa dalla teoria alla pratica e pretendiamo contenuti misurabili. Insieme alla Regione abbiamo fermato i licenziamenti e dato speranza al sito produttivo, ora serve tutto il peso del Governo”.
Anche a Roma si farà sentire la voce delle lavoratrici e dei lavoratori Mozarc, rappresentati da una delegazione di trenta persone. Per tutte la durata dei lavori al tavolo ci sarà un sit-in davanti alla sede del Ministero, in via Molise 2.

 

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