Opas
Carpi, Territorio
Pubblicato il Dicembre 10, 2024

Opas di Migliarina: protocollo d’intesa per la tutela dei lavoratori

"Questo documento rappresenta solo l’inizio, abbiamo l’ambizione di diventare, anche col sostegno delle istituzioni, un modello virtuoso a livello nazionale”

Protocollo d’ntesa Opas e parti sociali

 

E’ stato firmato questa mattina, in Municipio a Carpi, un protocollo d’intesa tra la Opas di Migliarina, le organizzazioni sindacali nazionali Cgil e Cisl e le società appaltatrici. L’obiettivo è di salvaguardare la qualità del lavoro nello stabilimento di via Guastalla, rendere i contratti dei lavoratori maggiormente omogenei: stessi diritti e stessi trattamenti economici. Ma anche coinvolgimento delle società appaltatrici, tutela delle attività sindacali, collaborazione per migliorare sicurezza e salute, mensa per operai diretti ed esterni, alfabetizzazione degli di nazionalità diverse. «Questa firma – ha affermato il sindaco Riccardo Righi – va a suggellare un, non scontato, documento frutto di un lungo percorso tra azienda e sindacati confederali, e capace di tenere insieme equilibrio aziendale e qualità del lavoro e dei lavoratori stessi”. Come ha poi ribadito anche Valerio Pozzi, Ad e direttore di Opas, “questo protocollo giunge in un momento assai critico. La peste suina africana mina la filiera, sottrae materia prima da macellare e pertanto garantire la continuità aziendale è una sfida. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare i nostri allevatori così come tutti coloro che lavorano in azienda, anche in considerazione dell’indotto che generiamo, come macello più grande d’Italia. Opas è fatta di persone, oltre 500, e noi abbiamo un dovere sociale verso di loro e la città. Questo documento rappresenta solo l’inizio, abbiamo l’ambizione di diventare, anche col sostegno delle istituzioni, un modello virtuoso a livello nazionale”. Soddisfazione espressa anche dai sindacalisti per un “percorso teso a garantire maggiore sicurezza e una giusta contrattualizzazione. La competitività aziendale non confligge con la dignità del lavoratore”, come ha sottolineato Daniele Donnaruma di Cisl Emilia-Romagna. Un primo passo cui seguirà un secondo livello di contrattazione con le singole realtà operanti all’interno dello stabilimento di Migliarina, “per rendere i contratti dei lavoratori che convivono sotto lo stesso tetto maggiormente omogenei. Il lavoro nei macelli è gravoso e usurante, salvaguardare la salute dei lavoratori è fondamentale”, ha aggiunto Monia Auricchio della Cgil. “Non avere tante realtà differenti in un unico sito bensì una sola: questo è un obiettivo che condividiamo con forza”, ha concluso l’assessore al Lavoro Tamara Calzolari.

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di Giacomo Sforzi 
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