Intervista a Rita Coruzzi
Culturalmente, una rubrica di Francesco Natale
Rita Coruzzi, protagonista di questo nuovo appuntamento di CulturalMente, ci accompagna in un viaggio straordinario nel cuore e nell’anima di una delle sante più amate e venerate della cristianità: Santa Rita da Cascia. Con il suo romanzo “Rita da Cascia. Una donna, una madre, una santa” (Edizioni Artestampa, 2024), l’autrice offre un ritratto intimo e coinvolgente di Margherita Lotti, non solo come figura religiosa ma soprattutto come donna, moglie e madre. Attraverso una scrittura che intreccia rigore storico ed emozione narrativa, Coruzzi ricostruisce con sensibilità e passione la vita di questa donna straordinaria, ponendo l’accento sulle sue lotte interiori, le difficoltà quotidiane e la sua capacità di amare incondizionatamente. La scelta di raccontare la sua storia in forma di romanzo rivela il desiderio dell’autrice di toccare il cuore dei lettori e di restituire una Santa Rita profondamente umana, il cui messaggio di pace e speranza risuona con forza anche nel nostro tempo.
Quali fonti storiche ha consultato per ricostruire la vita di Santa Rita e il contesto storico del 1400?
Per le mie ricerche storiche mi sono avvalsa soprattutto del saggio della teologa Madre Maria Elisabetta Patrizi intitolato “La presenza viva di Santa Rita ieri, oggi, domani” Tau editrice. Questo testo è frutto di una accurata ricerca storica sulle fonti storiche, basandosi sulla tradizione orale, sui documenti e sull’iconografia e a mio parere è il più esaustivo esistente fino ad oggi. Inoltre mi sono avvalsa degli studi del Prof. Gerardo Bruni conservati presso la Fondazione “Lelio Basso” di Roma e mai pubblicati.
Quanto è stato importante per lei mostrare Rita come donna e madre, oltre che come santa?
Per me è stato importantissimo mostrare l’umanità di Rita Lotti, è l’impronta fondamentale che mi ha guidato nella stesura di questo libro, in quanto volevo dimostrare come la sua vita prima di essere suora l’avesse già portata alla santità.
Perché ha scelto di raccontare la vita di Santa Rita in forma di romanzo, anziché in un saggio storico?
Ho scelto la forma del romanzo perché è la forma a me più congeniale e anche perché ci sono già diversi saggi e io non volevo solo scrivere dei dati, ma volevo raccontare una storia che toccasse anima e cuore.
Quali messaggi o emozioni spera che i lettori portino con sé dopo aver letto il libro?
Spero che chiunque leggerà il libro si senta travolto dalla bontà, dalla forza e determinazione di questa donna che ha portato avanti i suoi principi di pace e non violenza in un’epoca dove essa faceva da padrona e come si sia fatta sempre guidare dall’amore per la sua famiglia e per il prossimo.
Secondo lei, quale valore ha oggi la storia di Santa Rita per il mondo moderno?
Secondo me Santa Rita è una figura attualissima, di giovane donna, moglie e madre che deve scontrarsi con convinzioni diverse dalle proprie e difficoltà difficilissime, ma alla fine riesce sempre a far prevalere l’amore che è in lei, un amore che sgorga dalla fede che porta alla speranza di credere nell’impossibile. Santa Rita incarna anche oggi il valore della pace non solo in Italia dove è vissuta, ma il suo messaggio abbraccia il mondo intero.