Giubileo dei governanti e degli amministratori, presente la delegazione modenese
Lo scorso fine settimana a Roma si è svolto il Giubileo dei governanti e degli amministratori locali, a cui ha partecipato anche una delegazione modenese. Pubblichiamo le testimonianze di Paolo Negro e di Agnese Zona
Da sinistra Alberto Calciolari, Agnese Zona, Paolo Negro, Lisa Secchia, Luca Busani, Mirko Ballerini
Si è tenuto lo scorso fine settimana a Roma il Giubileo dei governanti e degli amministratori locali, a cui ha partecipato anche una delegazione modenese. Presenti, fra gli altri: Paolo Negro, capogruppo PD a Concordia sulla Secchia e nell’Unione Comuni Bassa Modenese; per il Comune di San Possidonio l’assessora Agnese Zona e il consigliere Mirko Ballerini; Alberto Calciolari, sindaco di Medolla; Lisa Secchia, assessora del Comune di Mirandola; Emilia Muratori, sindaca di Vignola; Carlo Bertelli, consigliere comunale di San Felice sul Panaro; per il Comune di Novi di Modena il sindaco Enrico Diacci e il consigliere Davide Dotti; Luca Busani, assessore del Comune di Fiorano.
Pubblichiamo di seguito le testimonianze di Paolo Negro e di Agnese Zona.
Un Giubileo per rimettere il cuore al centro della politica
Due giorni a Roma sulle orme di una politica che serve, ascolta, costruisce pace
Paolo Negro*
Dal pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro, sabato 21 giugno, alla Messa e processione del Corpus Domini con Papa Leone XIV, domenica 22, fino al momento in Campidoglio con il Card. Parolin sul “debito ecologico”, il Giubileo dei governanti e degli amministratori locali è stato per noi esperienza forte. Passare insieme a un migliaio di amministratori locali di Italia dalla Porta Santa è anche conversione civile, un “ritorno”, verso una politica alta, quella che Leone XIV – recuperando Pio XI – è tornato a definire, proprio mentre l’attraversavamo, “la forma più alta di carità”.
Una carità che è giustizia e fraternità sociale. La politica come servizio diventa così “atto concreto di amore verso la comunità, soprattutto verso chi è più fragile”. In un tempo segnato da sfiducia e polarizzazione, queste parole ci riportano all’essenziale: la prossimità, il bene comune.
Leone XIV ha rilanciato, pur senza citarli espressamente, il senso profondo dei principi proposti come bussola anche della politica da Papa Francesco: “il tempo è superiore allo spazio”, “la realtà superiore all’idea”. Quando ci invita a “intraprendere processi più che occupare potere”, a “radicare l’azione politica nella legge naturale” e a “guardare con lungimiranza alle nuove generazioni”, ci riconsegna quelle stesse bussole, oggi più urgenti che mai.
Nel Giubileo della Speranza, avviare processi, con concretezza, non astrazione. È ciò che abbiamo ritrovato anche nel profondo confronto pomeridiano con il Card. Parolin sul “debito ecologico”: un appello forte a cambiare l’architettura finanziaria globale. I Paesi del Sud pagano le conseguenze di uno sviluppo insostenibile imposto dal Nord, ma non hanno i mezzi per investire nell’adattamento climatico, causa il peso del debito. Per questo, ha detto Parolin, occorre una finanza che non difenda privilegi, ma perdoni il debito come atto di giustizia e misericordia e speranza. E la politica ha a che fare con la speranza: è farsi interprete della speranza in un mondo migliore, più giusto, più equo, partendo dalle nostre comunità locali.
Un altro passaggio denso di Papa Leone ha riguardato l’intelligenza artificiale. Il Pontefice ha ribadito che la persona vale più di un algoritmo, e che la memoria umana – relazionale e generativa – non sarà mai replicabile da una macchina. Anche per chi amministra, ciò è essenziale: “servono spazi umani” non governati da logiche algoritmiche, “luoghi per coltivare l’intelligenza del cuore”, dentro le nostre comunità.
Nel citare la Rerum Novarum, Leone XIV ha poi tracciato un ponte con la storia dell’impegno sociale dei cattolici: allora diedero vita alla cooperazione e a molteplici ferme di mutualità. Oggi, la sfida epocale dell’intelligenza artificiale impone di immaginare nuovi strumenti politici e sociali, capaci di “suturare” ferite e disuguaglianze. La scelta stessa del nome “Leone” sembra evocare la possibilità di una nuova enciclica sociale, all’altezza del nostro tempo.
Infine, Leone XIV ci ha consegnato l’esempio di San Tommaso Moro: fedele allo Stato, uomo del primato della coscienza, martire della verità, patrono dei politici. La sua testimonianza ci ricorda che la politica non è solo gestione, ma vocazione alla verità. Torniamo a casa con una convinzione: la politica, quando è davvero servizio, può restituire fiducia e costruire speranza. “Non una professione tra le altre, ma la più alta forma di carità”.
*Capogruppo PD a Concordia sulla Secchia e nell’Unione Comuni Bassa Modenese
Da sinistra Alberto Calciolari, Agnese Zona, Mirko Ballerini, Lisa Secchia, Carlo Bertelli, Paolo Negro
Una rinnovata consapevolezza nello spirito di servizio per il bene comune
Tra le vicissitudini della storia, le troppe guerre di oggi, la speranza non delude
Agnese Zona*
Indossare la fascia tricolore a nome dell’amministrazione comunale per rappresentare tutta la comunità di San Possidonio mi riempie sempre il cuore di un forte senso di responsabilità, gioia e orgoglio.
Indossarla durante tutti gli eventi dedicati agli amministratori locali in occasione del Giubileo dei governanti è stata un’esperienza che resterà indelebile nell’anima.
Ad un anno dalle ultime elezioni amministrative e dall’invito di Veronica Morselli – sindaca di San Possidonio, ndr – di entrare nella sua giunta, a quasi un anno della Settimana Sociale dei cattolici in Italia “al cuore della democrazia”, dove risuonano ancora forti e chiare le parole del presidente Mattarella e dell’amato Papa Francesco e che hanno portato alla nascita della Rete di Trieste degli amministratori, l’invito di ANCI alla partecipazione del Giubileo dei governanti è stata una nuova, inaspettata tessera da aggiungere a quel mosaico che si chiama vita.
Due giorni intensi condivisi con il consigliere Mirko Ballerini e con amministratori della bassa modenese, amici di vecchia data o conoscenze dell’ultimo anno dalle amministrazioni comunali della bassa con cui si condividono tavoli di lavoro importanti per lo sviluppo del nostro territorio.
Due giorni per una rinnovata consapevolezza della bellezza dell’impegno politico, di quello spirito di servizio verso la propria comunità e il bene comune.
Tra le vicissitudini della storia, le ingiustizie, le troppe guerre di oggi, la speranza non delude.
*Assessora del Comune di San Possidonio