Piano sociale di Zona: oltre 53 milioni di euro per i servizi del Distretto di Carpi
Nel 2024 sono state sostenute 1.618 famiglie (con contributi economici per l’affitto o la spesa alimentare ad esempio) per un totale di 6.533 cittadini
I promotori del Piano Sociale di Zona
È stato approvato dalla Giunta dell’Unione delle Terre d’Argine, riunitasi alla presenza anche della direttrice del Distretto Sanitario di Carpi, Stefania Ascari, il Programma attuativo 2025 del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale. Nello specifico, sono stati messi a disposizione oltre 53 milioni di euro per i servizi del Distretto di Carpi, di cui 20 messi a disposizione dell’Unione delle Terre d’Argine e gli altri da Stato, Regione e Ausl. Il Piano di Zona è lo strumento di programmazione che definisce servizi e interventi per il benessere delle comunità, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini in tema di welfare. Si tratta di un percorso che nasce dal Piano socio-sanitario regionale, ma che a livello locale si traduce in azioni mirate contro l’esclusione, la povertà e la fragilità, promuovendo l’integrazione tra sanità e sociale, la coprogettazione con il Terzo Settore e una costante attenzione ai nuovi bisogni emergenti.
Per il 2025 il Programma prevede un investimento complessivo di 53.638.750,56 euro, così ripartiti: 16,5 milioni per anziani, 9,5 milioni per persone con disabilità, oltre 19 milioni per minori e famiglie, 1,6 milioni per le dipendenze, 1,1 milioni per gli immigrati, 2,5 milioni per il contrasto alla povertà e 3,2 milioni per la multiutenza.
La programmazione trova pieno significato se letta insieme ai dati di attività del 2024, che danno la misura concreta delle persone raggiunte dai servizi. Lo scorso anno, ad esempio, gli sportelli sociali hanno registrato 5.611 contatti, presentate per il 72% da italiani, soprattutto (57%), nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 64 anni. 1.618 le famiglie sostenute (con contributi economici per l’affitto o la spesa alimentare ad esempio) per un totale di 6.533 cittadini, tra adulti, anziani, persone con disabilità e famiglie con minori. In particolare, parliamo di oltre 700 anziani assistiti in CRA, centri diurni, a domicilio o con ricoveri di sollievo, e assegni di cura; 277 persone con disabilità, ospitate in strutture residenziali, con accesso a centri diurni o assistenza domiciliare, con supporto socio occupazionale, sollievi per le famiglie e assegni di cura. Rilevante l’impegno nella tutela dei minori, con oltre 1.200 persone afferenti a 152 nuclei familiari in situazioni di difficoltà, con 195 minori inseriti in percorsi educativi e riabilitativi, e nel supporto di 34 minori in comunità e 31 minori stranieri non accompagnati. Importante anche la leva dell’inclusione lavorativa: nel 2024 sono stati attivati 176 tirocini formativi in ambito sanitario, sociale e con il programma GOL.
“Inflazione, costi dei servizi lievitati, bisogni che continuano a crescere incessantemente a fronte di trasferimenti governativi pressoché costanti, quando non calanti, ci stanno mettendo a dura prova – dichiara il sindaco Riccardo Righi – pertanto stiamo cercando di sollecitare i piani alti affinché si sblocchino delle risorse. Nonostante tali oggettive difficoltà siamo comunque riusciti a garantire la tenuta dei servizi e la loro qualità”. Delicato il tema della gestione dei minori stranieri non accompagnati che nei quattro comuni dell’Unione sono 31: “Nel biennio 2023-2024 per la gestione di questi ragazzi abbiamo sostenuto uno spesa di 600mila euro. Di questo denaro che, per legge, dovrebbe trovare una copertura totale da parte dello Stato non abbiamo ancora visto un euro e gli scenari futuri non sono rassicuranti”
“Il Piano sociale di zona – prosegue Tamara Calzolari, assessora alle Politiche sociali del comune di Carpi – rappresenta il cuore della nostra azione politica affinché i servizi a beneficio dei cittadini non solo tengano e siano rispondenti ma mantengano alti standard di qualità. Sono molte e varie le azioni messe in campo e una quota rilevante di risorse viene investita in favore degli anziani: posti nei centri diurni e nelle residenze, assegni di cura per allungare il più possibile il periodo di permanenza al domicilio. Una popolazione, la nostra, che invecchiando è sempre più afflitta da quadri clinici pluripatologici, condizioni che necessitano di una assistenza integrata e complessa. A Carpi, così come negli altri tre comuni delle Terre d’Argine, Novi, Soliera e Campogalliano, trovare un posto in una casa residenza è molto difficile: altissima la domanda a fronte di un’offerta insufficiente. Non è prevista nel medio termine la realizzazione di nuove Cra, ma l’aumento della domanda ci preoccupa e prevediamo di riuscire a mettere a disposizione una ventina di posti residenziali (accreditati) in più attraverso un bando rivolto alle strutture private e, al contempo, di offrire più ore di assistenza domiciliare”.
Sono previste anche azioni mirate per la prevenzione del disagio giovanile e del gioco patologico, il sostegno alle famiglie in difficoltà, alle donne vittima di violenza e a coloro che non hanno una abitazione.