Giubileo.
Attualità, Chiesa
Pubblicato il Ottobre 18, 2025

Giubileo. Leone XIV a Rom e Sinti “ci ricordate che la speranza è itinerante”

Presente anche un gruppo da Carpi e da Modena con il diacono Stefano Croci

ph Vatican Media

Questa mattina Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano, i partecipanti al Giubileo di Rom, Sinti e Caminanti. Tra questi anche un gruppo di una trentina di persone provenienti da Carpi e da Modena guidati dal diacono Stefano Croci. “Con la vostra presenza ci ricordate che ‘la speranza è itinerante’ e oggi ci sentiamo tutti rimessi in cammino dal dono che portate con voi al Papa: la vostra fede forte, la speranza incrollabile in Dio solo, la solida fiducia che non cede alle fatiche di una vita spesso ai margini della società”. Lo ha detto Papa Leone XIV ricevendo in udienza questa mattina, Una celebrazione giubilare a sessant’anni dallo storico primo incontro mondiale di Papa San Paolo VI con le comunità Rom, Sinti e Caminanti, a Pomezia, il 26 settembre 1965, seguito da numerosi incontri con i successivi pontefici. “Voi potete essere testimoni viventi della centralità di queste tre cose: confidare solo in Dio, non attaccarsi ad alcun bene mondano, mostrare una fede esemplare in opere e parole – ha osservato -. Non è scontato vivere così. Si impara, accogliendo la benedizione di Dio e lasciando che operi al cambiamento del nostro cuore”. “Per quasi mille anni – ha osservato Papa Leone XIV – siete stati pellegrini e nomadi in un contesto che, progressivamente, ha costruito modelli di sviluppo rivelatisi per molti aspetti ingiusti e insostenibili. Per questo le società cosiddette ‘progredite’ vi hanno puntualmente scartato, mettendovi sempre ai margini: ai margini delle città, ai margini dei diritti, ai margini dell’educazione e della cultura”. Il modello di società che ha marginalizzato le comunità Rom, Sinti e Caminanti “e reso itineranti senza pace e senza accoglienza – prima nelle carovane stagionali poi negli accampamenti situati nelle periferie delle città, dove talora vivete ancora senza corrente elettrica e acqua – è quello che ha creato nell’ultimo secolo le più grandi ingiustizie sociali a livello globale: enormi disuguaglianze economiche tra persone e popoli, crisi finanziarie senza precedenti, disastri ambientali, guerre”. Sono le parole del Papa Leone che poi ha ribadito come “i cristiani invece sanno che “proprio i valori che i poveri portano avanti con grande dignità e orgoglio sono quelli a cui tutti dobbiamo guardare per cambiare rotta”. “La vostra presenza nelle periferie dell’Occidente è infatti un segno a cui fare riferimento in ordine all’eliminazione di molte strutture di peccato, per il bene e il progresso dell’umanità verso una convivenza più pacifica e più giusta, in armonia con Dio, col creato e con gli altri”, ha affermato. “Anche oggi – ha proseguito – liberatevi da ogni tentazione di possesso, da ogni ingiusto attaccamento alle cose, per restare itineranti nello Spirito, poveri di spirito, e per questo beati”: “Vi incoraggio a credere nella bellezza salvifica che la vostra cultura e la vostra situazione itinerante portano con sé”.
Patrizia Caiffa

 

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