Il desiderio incontrollato
Etica della vita, rubrica a cura di Gabriele Semprebon
Ci possiamo chiedere: perché i tossicodipendenti, gli alcolisti, i tabagisti, continuano a desiderare la sostanza d’abuso? Perché questo desiderio si mantiene nel tempo, magari anche quando si è smesso di fare uso della sostanza da anni? Un’ipotesi interessante verte sul fatto che assumere una sostanza di abuso per anni produce delle modificazioni a lungo termine nell’encefalo che aumentano le probabilità di recidiva. In questo contesto, basta poco per ricominciare. Questo pensiero riflette il concetto di “antipasto”: per stimolare l’appetito si offrono piccole quantità di cibo appetitoso per indurre il comportamento del procacciarsi cibo, così, basta una immagine, un odore, una piccola dose della sostanza per innescare un desiderio irrefrenabile in chi cerca di smettere o ha smesso anche da molto tempo. Un tabagista che ha smesso di fumare e vede una persona che si accende una sigaretta, viene invaso da un forte desiderio di prendere una sigaretta e accendersela; un alcolista che da tempo si tiene lontano dall’alcol e un giorno vede una bottiglia su un tavolo, magari con un bicchiere a fianco, si sentirà pervadere da un fortissimo desiderio di prendersela, stapparla e berne il contenuto.
Un tossicodipendente che vede un cartello pubblicitario, pensato per dissuadere dall’uso di droghe e che utilizza immagini di siringhe, dosi di polvere bianca ecc., sarà attratto da queste figure che gli ricordano il passato e le belle sensazioni correlate, innescando un forte desiderio di ricominciare… altro che dissuasione. Questo appetito smodato aumenta l’attività di alcune aree della corteccia cerebrale mentre l’abuso di sostanze, nel tempo, riduce l’attività della corteccia prefrontale ed elimina parte di sostanza grigia compromettendo la capacità di giudizio e la possibilità di inibire le risposte inappropriate come, per esempio, la ricerca e l’uso di sostanze. Chi ha smesso di fare uso/abuso di sostanze, stia attento a tutto ciò che può riaccendere il desiderio: l’antipasto.