Mirandola, prima assemblea costituente per il Vicariato della Bassa
A Mirandola, si è svolta la prima seduta dell’assemblea vicariale costituente per il Vicariato della Bassa
di Virginia Panzani
Da sinistra Francesco Panigadi, Simone Ghelfi, Alessandra Gallo, don Maurizio Trevisan e mons. Erio Castellucci
“Ascoltare il contributo di tutti i partecipanti e, anche attraverso raccolta di dati e informazioni se necessario, elaborare una descrizione condivisa della situazione sociale e pastorale del territorio e individuare i bisogni pastorali ritenuti prioritari per i prossimi anni”. È questo il primo passaggio nel percorso di discernimento spirituale che stanno iniziando a compiere, in questi giorni, le “assemblee vicariali costituenti” riguardo alla costituzione dei cinque Vicariati della nuova Diocesi formata dall’unione delle Chiese di Modena-Nonantola e di Carpi. E proprio intorno a questo passaggio si è svolta, lo scorso 12 novembre, nella sala della comunità in via Posta a Mirandola, la prima riunione dell’assemblea vicariale costituente per il Vicariato della Bassa. All’incontro sono intervenuti il vescovo Erio Castellucci, don Maurizio Trevisan, vicario episcopale per la pastorale, Simone Ghelfi, delegato interdiocesano per l’ambito dell’annuncio, Francesco Panigadi, delegato interdiocesano per l’ambito della prossimità, e Alessandra Gallo, responsabile della segreteria. Ampia la partecipazione da parte dei membri dell’assemblea provenienti dal territorio vicariale: i parroci e i sacerdoti in servizio; i rappresentanti dei diaconi e delle religiose; i delegati laici per l’ambito dell’annuncio e per l’ambito della prossimità, in rappresentanza di ogni parrocchia o unità pastorale; rappresentanti dell’Azione Cattolica, dell’Agesci e dei giovani.
Dopo la preghiera di invocazione allo Spirito Santo, la lettura del brano della lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini, scelto come icona biblica per l’intero percorso di discernimento, ad esprimere il “senso della Chiesa”: “Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione (…)” (Ef 4,1-6).
L’intervento del Vescovo
Monsignor Castellucci ha introdotto la riunione sottolineando in particolare “il metodo” da portare avanti nel percorso di discernimento, ovvero la prossimità al territorio. Dunque, “la lettura delle situazioni alla luce del Vangelo, sperando di rilevare i semi che lo Spirito continua a seminare nelle nostre parrocchie e nei nostri territori, per poi arrivare a fare proposte a livello di formazione, di relazioni, di evangelizzazione, e, vedremo in quale misura sarà possibile, della gestione e amministrazione delle strutture”. Come ha osservato il Vescovo, “dovrebbe nascere qualcosa di nuovo da questi incontri. Non è tutto già definito, ma siamo chiamati a lasciar semplicemente trasparire il Vangelo secondo il metodo che Gesù ha praticato, cioè la prossimità”. (…)
Lavori di gruppo e prossime sedute
A seguire l’introduzione, si è dato spazio ai lavori di gruppo. Tutti i partecipanti sono stati suddivisi in otto gruppi, coordinati da un facilitatore/facilitatrice, per un primo momento di ascolto e di condivisione proprio a partire dalla prossimità al territorio. I facilitatori hanno raccolto le diverse osservazioni emerse e le invieranno al coordinamento delle assemblee vicariali che ne formulerà una sintesi anche alla luce di quanto evidenziato nelle altre assemblee. Da qui sarà proposta una traccia di lavoro per la seconda riunione, che per il Vicariato della Bassa sarà venerdì 16 gennaio, sempre a Mirandola. E’ stata già prevista anche una terza data, giovedì 19 febbraio.
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