Demografia, dai numeri alla politica
La crisi della natalità ora preoccupa tutti dal Centro Ferrari un contributo ai progetti della Regione
di Gianpietro Cavazza
Perché l’andamento della demografia condiziona ed è a sua volta condizionato dalle dinamiche economiche, sociali, culturali e politiche? Perché solo ora ci rendiamo conto di questo intreccio? E’ possibile, e in che modo, invertire alcune di queste tendenze che inevitabilmente impattano sul benessere delle persone già nel presente ma soprattutto lo faranno nei prossimi anni? Queste sono alcuni degli interrogativi che hanno spinto il Centro culturale F. L. Ferrari ad organizzare giovedì 27 novembre un momento di approfondimento dal titolo “Numeri che contano”. Le ragioni di interesse su questo tema, vista anche l’ampia partecipazione, sono da ricercare in almeno tre fattori. Il primo, che ha a che fare con l’attività di approfondimento e di divulgazione, riguarda il fatto che su cosa sia la demografia e come funzioni è poco noto ai più, e sono ancor meno conosciute le connessioni con aspetti fondamentali della quotidianità quali: genitorialità e lavoro, disuguaglianze sociali e di genere, immigrazione e inclusione, vecchie e nuove solitudini, servizi scolastici ed educativi. Di questo si è parlato non solo nella relazione del Rettore dell’Università Bocconi Prof. Francesco Billari (demografo) ma soprattutto nei lavori di gruppo. Questo è il secondo fattore da sottolineare, ovvero il fatto che partendo da informazioni specialistiche ci sia stato un confronto, prima, ed una elaborazione di proposte, poi, proprio nei lavori di gruppo. Il terzo fattore di meritorietà comprende sia il ruolo di ponte che il C entro Ferrari ha svolto tra il territorio locale e la Regione Emilia Romagna e la funzione di ascolto reale della politica simboleggiata dalla presenza delle due consigliere regionali Ludovica Carla Ferrari della maggioranza e Elena Ugolini della minoranza, nonché entrambe coordinatrici dell’Intergruppo regionale sulla Demografia.
Che maggioranza e minoranza nel Consiglio regionale decidano di lavorare insieme su un tema fondamentale quale la demografia per sfociare poi in una proposta di legge a favore della genitorialità e della natalità è un dato insolito quanto necessario. Lasciare fuori dalla competizione elettoralistica temi quali la demografia ma anche la salute, l’immigrazione, l’ambiente, l’istruzione, la casa, non solo nel Consiglio regionale ma anche nei singoli Consigli comunali è la premessa per trovare soluzioni strutturali e non solo emergenziali a favore del benessere delle persone. Ora le tante proposte operative emerse nei lavori di gruppo, e tra queste si riporta quella più gettonata relativa alla gratuità degli asili nido in termini universalistici, saranno messe in bella copia dal Centro Ferrari che le consegnerà in dote alle due Consigliere regionali presenti alla serata. Tali proposte saranno oggetto di verifica in un prossimo confronto con l’assessora al welfare Isabella Conti quando verrà a Modena a presentare i punti salienti della proposta di legge regionale per la natalità e di sostegno alla genitorialità.




