“La Buona Novella” a Carpi: musica, Parola e umanità in dialogo sul palco del teatro
Un’opera capace ancora oggi di parlare al cuore delle persone.
Un teatro sold out, quasi cento musicisti sul palco e un’opera capace ancora oggi di parlare al cuore delle persone. È stata una serata intensa e partecipata quella vissuta giovedì 18 dicembre al Teatro Comunale di Carpi con La Buona Novella e altre storie, concerto che ha unito il Corpo Bandistico Città di Carpi, la Corale Savani e il gruppo Flexus in un progetto musicale di grande spessore artistico e umano.
L’appuntamento ha segnato il ritorno del tradizionale concerto natalizio del Corpo Bandistico in teatro, una consuetudine che si era interrotta negli anni della pandemia. Come ha spiegato il maestro Pietro Rustichelli, l’idea è maturata nel desiderio di riportare la banda sul palcoscenico cittadino coinvolgendo altre realtà significative del territorio, dando vita a un evento corale, sostenuto dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dal patrocinio del Comune. La scelta del repertorio è andata nella direzione di un Natale vissuto non come semplice cornice festiva, ma come occasione per riflettere su valori profondi e condivisi.
Al centro della serata La Buona Novella di Fabrizio De André, opera che rilegge i Vangeli apocrifi con uno sguardo profondamente umano. Non un’esecuzione devozionale, ma un racconto che mette al centro le relazioni, la dignità delle persone, la solidarietà e la sofferenza, temi che risuonano con forza particolare nel tempo del Natale. Nella visione proposta, il sacro emerge senza retorica, attraversando la quotidianità e parlando anche a chi si avvicina a queste pagine con sensibilità diverse.
Il progetto ha trovato forma grazie a una collaborazione nata nel tempo. Come ha ricordato Gianluca Magnani dei Flexus, La Buona Novella era stata inizialmente eseguita in contesti più raccolti, fino a diventare un percorso musicale maturo, approdato ora al teatro con una veste nuova e più ampia. L’arrivo della banda e della corale ha permesso di arricchire ulteriormente l’opera, mantenendo però uno stile originale, frutto di scelte consapevoli di arrangiamento e interpretazione.
Accanto alla banda e ai Flexus, la Corale Savani ha portato il contributo della voce corale come segno di partecipazione e amicizia. Il maestro Giampaolo Violi ha sottolineato il valore semplice e autentico dello stare insieme per fare qualcosa di bello per la città di Carpi, in un clima di condivisione e di gioia musicale. Un’esperienza vissuta non come semplice esecuzione, ma come incontro tra persone e linguaggi diversi.
Dal palco è emersa anche una riflessione più ampia sul ruolo di Fabrizio De André nella cultura italiana. Secondo Magnani, la sua musica è ormai entrata nel patrimonio popolare, al pari dei grandi autori che hanno segnato la storia del Paese. Proprio per questo, proporre La Buona Novella in una dimensione comunitaria, con una banda, una corale e un gruppo di musica leggera, ha significato restituire quest’opera alla gente, alla città, alla vita quotidiana.
La serata, resa accessibile a tutti grazie all’ingresso gratuito, si è così trasformata in un momento raro e difficilmente replicabile, non solo per la complessità organizzativa, ma per l’intensità del messaggio trasmesso. Un concerto che ha saputo unire arte e spiritualità, cultura e comunità, offrendo alla città di Carpi un’esperienza di ascolto profondo, in cui la musica è diventata occasione di riflessione e di condivisione autentica.
Daniele Losi




