Riaperta al culto la chiesa di San Martino Spino
Nella serata di mercoledì 7 maggio, il vescovo Erio Castellucci ha presieduto la celebrazione per la riapertura al culto della chiesa di San Martino Spino di Mirandola, restaurata a seguito del sisma del 2012. Il ricordo grato del compianto parroco don William Ballerini
di Virginia Panzani
Con la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Erio Castellucci è stata riaperta al culto, nella serata di mercoledì 7 maggio, la chiesa di San Martino Spino di Mirandola restaurata a seguito del sisma del 2012. Tantissimi i presenti, le autorità civili, guidate dal sindaco di Mirandola, Letizia Budri, e dall’assessore regionale dell’Emilia-Romagna, Davide Baruffi, e militari, l’architetto Sandra Losi, direttore dell’Ufficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi di Carpi, i tecnici e le maestranze che hanno diretto ed eseguito i lavori, le associazioni di volontariato. Hanno concelebrato il vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi, il parroco don Arnaud Giegue, il suo predecessore don Germain Dossou Kitcho, don Fabio Barbieri, parroco di Mirandola, e altri sacerdoti diocesani. Si sono ricordati i parroci che tanto hanno amato questa chiesa e si sono spesi nel servizio alla comunità, in particolare don William Ballerini, don Oscar Martinelli, don Dante Sala. Ad eseguire i canti con il consueto entusiasmo il coro parrocchiale.
“Abbiamo ascoltato tante parole di vita in questa chiesa – ha detto monsignor Castellucci nell’omelia -. Attraverso il Vangelo, la predicazione, abbiamo vissuto tanti momenti di fraternità nel corpo di Cristo che è la Chiesa. Qui comincia la vita eterna. Questo luogo, questo luogo bellissimo, è nel cuore di tutti e siete davvero tanti, proprio perché qui noi abbiamo ricevuto e da oggi continueremo a ricevere parole, segni, abbracci che hanno il sapore della vita eterna e che ci preparano alla risurrezione nell’ultimo giorno”. “Vorrei chiudere ricordando l’ultima raccomandazione di una persona che in questo momento non è qui, ma c’è, don William – ha sottolineato il Vescovo -. Sono sicuro che è contentissimo, probabilmente sta correndo, cosa che non riusciva più a fare negli ultimi anni, perché l’ultima sua frase ripetuta tre volte è stata: ‘Mi raccomando San Martino Spino’. E l’aveva proprio nel cuore. Poi ci sono stati anche altri parroci, qui c’è don Germain, naturalmente c’è don Arnaud, ma don William ha proprio dato il cuore qui. Penso che ricordare anche coloro che ci hanno fatto del bene in questa chiesa, che ce lo stanno facendo, sia un modo per gioire ancora più intimamente. Se noi siamo cristiani, se noi abbiamo cura gli uni degli altri – ha concluso – è anche perché ci è stata esercitata tanta cura e quindi il sentimento prevalente in questa sera è la gratitudine”.
Per l’occasione, all’esterno della chiesa è stato allestito un servizio filatelico temporaneo di Poste Italiane con speciale annullo postale, in collaborazione con Amici della Consulta Aps e Comitato Sala Trionfini di Mirandola.