Natale
Attualità, Carpi, Territorio
Pubblicato il Settembre 24, 2025

Natale e Terzilli (Gioventù Nazionale): “Basta propaganda a scuola”

"Telmo Pievani ha utilizzato il proprio intervento per attaccare il generale Vannacci e per lanciare un vero e proprio elogio ideologico del multiculturalismo"

da sinistra Francesco Natale e Matteo Terzilli

 

“Ancora una volta le scuole carpigiane diventano terreno di propaganda politica. Durante l’evento inaugurale di Carpinscienza, rassegna organizzata dalle scuole superiori di Carpi che dovrebbe avere al centro la divulgazione scientifica e il sapere, Telmo Pievani ha utilizzato il proprio intervento per attaccare il generale Vannacci e per lanciare un vero e proprio elogio ideologico del multiculturalismo, piegando un contesto educativo a logiche di parte”.

“È vergognoso – dichiara Francesco Natale, responsabile di Gioventù Nazionale Carpi, movimento giovanile di Fratelli d’Italia – che un festival organizzato dalle scuole e nato con finalità culturali e scientifiche venga strumentalizzato per colpire esponenti che non piacciono alla sinistra e per imporre agli studenti un pensiero unico senza un contraddittorio. Chi entra in progetti scolastici dovrebbe rispettare la pluralità delle idee e non fare comizi travestiti da lezioni. L’evento di Pievani ha visto la partecipazione di numerosi giovani studenti e della cittadinanza tutta. Non è il primo caso in cui la politica entra nelle scuole a Carpi. Ricordiamo, ad esempio, il recente caso in cui venne diffusa una mail dell’Anpi agli studenti del Fanti invitando questi ultimi ad un evento che aveva tra le finalità principali la promozione del tesseramento all’associazione”.

 

Duro anche il commento di Matteo Terzilli, responsabile scuole di Gioventù Nazionale Carpi: “Gli studenti non sono spettatori da ammaestrare, ma giovani che meritano di formarsi con libertà e autonomia di giudizio, tuttavia si continua a utilizzare la scuola come campo di battaglia ideologico, soffocando il confronto e imponendo un modello culturale monocolore. Questo è indottrinamento, non educazione. Notiamo che in tutte le numerose volte in cui la politica è entrata nelle scuole e nei progetti scolastici lo ha fatto a gamba tesa, senza controparte ed è entrata solo ed esclusivamente da sinistra. Non è così che si costruisce la società democratica del futuro”.

 

Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia ricorda che già a Modena, con l’intervento di Don Ciotti, si è assistito a un copione simile: personalità chiamate a parlare agli studenti che invece di affrontare i temi concordati finiscono per attaccare il governo e trasformare le aule scolastiche in piazze politiche.

 

“Pretendiamo – concludono i due esponenti di Gioventù Nazionale – che venga garantita la neutralità delle scuole e che non siano più tollerati abusi di questo tipo. La formazione dei ragazzi è troppo importante per essere ridotta mero a terreno di propaganda. Saremo sempre in prima linea a denunciare chiunque tenti di trasformare la scuola in un laboratorio ideologico della sinistra”.

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