Giornata Mondiale dell’ictus, quando la prevenzione è salva vita
29 ottobre giornata mondiale contro l’Ictus: interviene il primario di Neurologia Santangelo
di Maria Silvia Cabri
“L’ictus è una ‘tempesta’ improvvisa che può cambiare la vita in pochi istanti. Per questo, la rapidità d’azione è fondamentale per riconoscerla e soccorrere chi ne è vittima”. Il dottor Mario Santangelo, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia dell’ospedale Ramazzini di Carpi – Ausl Modena, evidenzia uno dei capisaldi in tema di ictus: la tempestività del soccorso. È stato questo uno dei temi centrali affrontato durante l’incontro, “… e adesso, cosa faccio?”, che si è svolto il 26 ottobre all’Auditorium Loria, promosso da ALICe (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) di Carpi in collaborazione con le Farmacie San Giuseppe Artigiano e Santa Chiara. Mercoledì 29 ottobre è la Giornata mondiale contro l’Ictus, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sui segnali dell’ictus e sull’importanza del tempismo: come spiega il dottor Santangelo, “eventi come quello organizzato da ALICe in collaborazione con le due farmacie sono importantissimi perché la corretta informazione è essenziale. L’ictus rappresenta, ancora oggi, una tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia. Si tratta di una patologia tempo-correlata: intervenire precocemente è fondamentale perché causa un improvviso danno celebrale in seguito a un’interruzione o riduzione del flusso sanguigno al cervello. In questo senso è molto importante che le persone siano consapevoli dell’enorme valore che ha la prevenzione”. “A livello di Area Nord, è stabile la media di 250 ricoveri all’anno che gestiamo al Ramazzini di Carpi”.
Le regole della prevenzione
“Oggi più che mai – prosegue il primario di Neurologia – la prevenzione rappresenta l’arma più efficace per ridurre i casi di Ictus e di altre malattie cardio-cerebrovascolari”. Essa si basa essenzialmente sull’adozione e sul mantenimento di stili di vita salutari (non fumare e non consumare altri prodotti del tabacco; praticare regolarmente un’adeguata attività fisica; evitare il consumo rischioso e dannoso di alcol; seguire una sana alimentazione, varia ed equilibrata, prediligendo il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e pesce e limitando l’assunzione di sale, carne rossa, grassi di origine animale e zuccheri; mantenere un peso corporeo ottimale), nonché sull’identificazione precoce e sull’adeguata gestione di eventuali fattori che aumentano il rischio, quali ipertensione arteriosa e fibrillazione atriale, tramite l’utilizzo di misuratori della pressione validati anche per la rilevazione della fibrillazione atriale.




