Allenare
Attualità
Pubblicato il Giugno 24, 2024

Allenare i figli alla vita

Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva: servono genitori “competenti” e relazioni “reali” con i coetanei

di Giovanna Pasqualin Traversa

“Per un buon allenamento alla vita servono un buon campo di gioco, buoni compagni di squadra e buoni allenatori. Quindi la domanda è: dove, con chi e da chi facciamo allenare i nostri bambini?”. A porre l’interrogativo è Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta ed esperto in educazione alla salute e prevenzione in età evolutiva, autore del volume “Allenare alla vita. I dieci principi per ritornare ad essere genitori autorevoli” (Mondadori). L’esperto è intervenuto il 18 maggio al convegno “Prima i bambini: ieri, oggi, domani”, promosso a Roma dalla Fism (Federazione italiana scuole materne) in occasione del suo 50° di fondazione. Molti gli spunti emersi dall’incontro.

Superare le tempeste.

Anzitutto una premessa: “La felicità dei nostri figli non si realizza proteggendoli da ostacoli e frustrazioni”; occorre piuttosto “dare loro strumenti per attraversare (e superare) le tempeste della vita e diventare adulti responsabili e consapevoli di sé”. Ma questo richiede genitori “competenti”, ossia “buoni allenatori”. Che significa? “Si tratta di ripristinare l’autorevolezza educativa e affettiva degli adulti – risponde Pellai -, ossia la capacità di essere connessi con i propri figli e, al tempo stesso, di fissare limiti e paletti”.

Percorsi, non traguardi. E poi non bisogna fossilizzarsi sul “falso mito” del traguardo, ma prestare attenzione al percorso, diverso per ogni bambino. “Tutto è stato accelerato: riempiendo i nostri figli di impegni abbiamo tolto a bambini e bambine la possibilità di abitare la loro fase di sviluppo facendo le cose che è giusto fare a quell’età”. Con l’aggravante che spesso “devono tenere in piedi il progetto di vita di adulti che li vogliono perfetti e iper performanti”. No al “ciuccio elettronico”.

Lo schermo dello smartphone o del tablet prende il posto del ciuccio di quando era un lattante: “una sorta di ciuccio elettronico che al bambino non serve a nulla in termini di sviluppo di competenze per affrontare la vita, ma che consente all’adulto di non essere disturbato”. Un mondo adulto diviso in due grandi sottogruppi: “il mondo dell’educazione che nel bambino vede un essere in formazione; e il mercato che in lui scorge invece un potenziale consumatore, e al quale non importa nulla del suo potenziale e del suo percorso di crescita”.

A scuola di relazioni.

Oggi, ribadisce lo psicoterapeuta, “occorre riportare dentro le città spazi per i bambini e le bambine – il buon campo di gioco di cui parlavamo – e far sì che anziché con i videogame giochino tra loro – i compagni di squadra -. Solo così possono imparare l’empatia, la gestione delle relazioni reali – compreso il conflitto e la successiva riconciliazione e la condivisione dei beni (i giocattoli)”. Un apprendistato che va iniziato in tenera età, per evitare che “magari a 14 anni rischino di trovarsi in difficoltà a stare nella vita reale e possano decidere di uscire fuori dal mondo scegliendo il ritiro sociale”.

No smartphone prima dei 14 anni. Infine una provocazione e una proposta: “Abolirei tutte le chat WhatsApp dei genitori, ma vorrei si incontrassero fisicamente un’ora a settimana all’interno della classe per parlare dei propri figli”. E poi il divieto dello smartphone prima dei 14 anni: “Molti dei nostri figli soffrono di deprivazione di sonno e di rapporti sociali; di deficit di attenzione e di dipendenza dal loro device. Credo che la sanità pubblica ci stia arrivando”.

Articolo integrale su www.agensir.it

Zanzara tigre, disinfestazione in tre nuove aree
Via Due Ponti, via Mar Nero e via Voltolini. Dalle 23 di oggi il trattamento nelle aree pubbliche. Dalle 7 di domani nelle aree verdi private
di Silvia 
Pubblicato il 17 Settembre, 2025
Via Due Ponti, via Mar Nero e via Voltolini. Dalle 23 di oggi il trattamento nelle aree pubbliche. Dalle 7 di domani nelle aree verdi private
Dialogo con mons. Gildo Manicardi sul sacerdozio oggi
La formazione dei seminaristi, le resistenze ad aprirsi alle esigenze dei giovani preti: «Identità comune da plasmare»
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 17 Settembre, 2025
La formazione dei seminaristi, le resistenze ad aprirsi alle esigenze dei giovani preti: «Identità comune da plasmare»
Museo diocesano, esposizione per il festivalfilosofia
Museo diocesano di Carpi: in occasione del festivalfilosofia, da venerdì 19 settembre è allestita la mostra dedicata all’educazione religiosa e ai luoghi di formazione nella Diocesi di Carpi, in sintonia con il tema del festival 2025, “Paideia”
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 17 Settembre, 2025
Museo diocesano di Carpi: in occasione del festivalfilosofia, da venerdì 19 settembre è allestita la mostra dedicata all’educazione religiosa e ai luo...
Tanzania, 4 suore perdono la vita in un incidente stradale
Morte quattro consacrate, fra cui una italiana, della congregazione delle suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù in un incidente stradale avvenuto nei pressi di Mwanza in Tanzania
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 16 Settembre, 2025
Morte quattro consacrate, fra cui una italiana, della congregazione delle suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù in un inciden...