80 anni del Cif: l’intreccio con i ricordi di una famiglia che ha accolto i bambini provenienti dal sud Italia
di Teresa Mazzocchi
Strano come molte storie vengano alla luce dopo tanto tempo… quasi spontaneamente. La storia dei bambini arrivati a Carpi nel 1946 dopo la fine della guerra e ospitati per vari mesi dalle famiglie della città e dei paesi vicini, è una storia che appartiene anche alla mia famiglia: a mio nonno paterno, mia nonna, due zie allora ragazze e due zii allora bambini, ma io non lo sapevo e provo oggi a collegare ricordi e racconti emersi da più parti oggi dopo tanto tempo.
Parlando al telefono con una mia cugina di Poviglio, fra Reggio e Parma, mi racconta che nel suo podere agricolo adiacente alla sua casa, sarebbe arrivata la troupe della regista Comencini per approntare il set dove avrebbe girato il film “ Il treno dei bambini”, tratto dall’omonimo libro di cui avevo già sentito parlare varie volte.
L’ambientazione del film aveva bisogno di campagne e panorami padani e la sua casa e i suoi campi intorno, facevano al caso suo. La Comencini conosceva già questi ambienti padani, perché tanti anni prima, il padre aveva realizzato qui, in queste zone i film di “ Don Camillo e Peppone” ed erano ambientazioni perfette anche per il nuovo film. Il racconto fra noi cugine si approfondisce e lei mi chiede se sapessi che anche a casa di nostro nonno a Limidi, erano stati ospitati due bambini… no, io non lo sapevo.