Disabilità: nuova prospettiva
La riforma e il progetto di vita al centro del convegno promosso dalla Cooperativa Nazareno
di Maria Silvia Cabri
Un cambio culturale, oltre che normativo, nel modo di guardare alla disabilità. Così si pone una delle riforme più significative degli ultimi anni: quella che, attraverso la Legge Delega 227/2021 e i decreti attuativi del 2024, ridefinisce l’approccio del nostro Paese alla disabilità. Non più assistenzialismo, ma una visione fondata sull’autodeterminazione, sull’inclusione reale e sul riconoscimento dei desideri e dei diritti individuali. La riforma e il nuovo Progetto di vita sono stati al centro del convegno “Ben Altro Son Io. Il progetto di vita delle persone con disabilità”, che si è svolto sabato 10 maggio all’Auditorium San Rocco di Carpi, nell’ambito del Festival Internazionale delle Abilità Differenti. “Finalmente si comincia a cambiare prospettiva – ha affermato Sergio Zini, presidente della Cooperativa Nazareno -. Non si parla più solo di ‘aiutare’ la persona con disabilità, ma di riconoscerla come cittadino a tutti gli effetti, con i suoi desideri, le sue competenze, le sue scelte.