Liceo Steam: taglio del nastro, pronto a partire
"C'è necessità non solo di manodopera ma di teste d’opera per avvicinare le competenze alle necessità delle imprese e del mondo del lavoro"
Liceo Steam a Carpi taglio del nastro
E’ stato inaugurato oggi pomeriggio il nuovo liceo internazionale Steam (Science, Technology, Engineering, Arts, Mathematics) a Carpi, nel format progettato da Confindustria Emilia. Partirà con il prossimo anno scolastico nella sede del Tecnopolo universitario di Carpi in via Corbolani, in base a un accordo con UniMoRe alla quale l’immobile è stato concesso in comodato d’uso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ai fini della gestione. Presenti al taglio del nastro Fabio Tarozzi, vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro, Riccardo Schiavi, principal del Liceo Steam International, Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia Area Centro, Mario Ascari, presidente della Fondazione Cr Carpi, monsignor Gildo Manicardi, vicario generale della diocesi di Carpi, Giuliano Albarani, assessore alle Politiche scolastiche. Successivamente i ragazzi e le famiglie hanno partecipato all’Open Day. Il nuovo percorso di studi superiori ha durata quadriennale: si tratta del terzo Liceo in Italia, dopo Rovereto e Bologna. “La proposta di una didattica moderna – ha affermato Tarozzi – stimola la mente perché sempre più c’è necessità non solo di manodopera ma di teste d’opera per avvicinare le competenze alle necessità delle imprese e del mondo del lavoro. Il Liceo Steam supera la modalità tradizionale di studio mnemonico per coltivare il pensiero critico. Il Liceo Steam in questo senso è un successo e c’è l’intenzione di aprire una sede anche a Modena”. Riccardo Schiavi ha sottolineato l’importanza “del rapporto tra studenti e insegnanti all’interno della classe ed illustrato le caratteristiche di questo percorso che coniuga il meglio della scuola italiana con il metodo anglosassone a vocazione più pratica”. “Il Liceo Steam – ha concluso Tiziana Ferrari – è una scuola che nel futuro c’è e ci vuole stare”.