Verso il referendum. Il Consiglio episcopale permanente della Cei si è riunito a Roma
Cei e Caritas: “evitare mortificazioni della dignità delle persone”
“Evitare mortificazioni della dignità delle persone”. È l’appello del Consiglio episcopale permanente della Cei, riunito a Roma il 27 maggio sotto la guida del card. Matteo Zuppi, in riferimento al prossimo Referendum e al tema della cittadinanza. I vescovi, pur riconoscendo l’attuale proposta di riduzione del requisito temporale da 10 a 5 anni, auspicano “una riforma complessiva della legge” e ribadiscono la necessità “di integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori”.
Caritas Italiana
“La presidenza di Caritas italiana, riunitasi a Roma il 29 maggio, si è occupata, tra gli altri punti, della tragica situazione nella Striscia di Gaza, in Ucraina e nei contesti di conflitto dimenticati, nonché dei referendum abrogativi che si terranno nei giorni 8 e 9 giugno”. Rispetto all’appuntamento referendario, Caritas Italiana “incoraggia ad approfondirne i temi – il lavoro e la cittadinanza – e a guardare al voto informato come a un’espressione di partecipazione e corresponsabilità”. Raccogliendo l’appello della Cei a “integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori”, Caritas italiana – che assieme alle Caritas diocesane ha una lunga esperienza di servizio nei campi dell’accoglienza e dell’integrazione – ricorda che “l’ottenimento della cittadinanza in tempi congrui da parte di donne e uomini che contribuiscono con il loro lavoro al benessere dell’intera collettività, corrisponde al riconoscimento della dignità delle persone che, nell’ottica del bene comune, ovvero del bene di tutti e di ciascuno, sono da accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.