Saman
Attualità, Il Settimanale
Pubblicato il Giugno 17, 2021

Saman poteva essere salvata?

Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni, scomparsa a Novellara per sottrarsi ad un matrimonio combinato: la comunità si interroga

di Maria Silvia Cabri

 

Saman Abbas

 

Abbiamo imparato a “conoscere” Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni, scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, lo scorso 30 aprile, dopo aver denunciato la famiglia che voleva costringerla a nozze combinate, attraverso due sue fotografie. Due immagini diversissime che già da sole parlano di lei ed esprimono il suo malessere e la sua voglia di vivere la sua vita. La prima, poco più che bambina, con velo nero e occhiali.

L’altra, in cui la ragazza diventa donna, quasi irriconoscibile: bandana, trucco, capelli sciolti e mossi. Inaccettabile, per chi la voleva reclusa. Sotto il profilo delle indagini, la giovane sarebbe stata uccisa dallo zio Danish Hasnain, 33 anni, esecutore materiale del delitto, con la complicità “materiale e morale” dei genitori Shabbar, 46 anni, e Nazia Shaheen, 47.

“Mi sembra inconcepibile quanto successo. Una famiglia non può decidere in nome e per conto di una figlia che desidera costruirsi la sua vita”: Nadia Bouzekri, 28 anni, la prima vicepresidente donna dell’Ucoii, l’Unione delle comunità italiane, fa riferimento alla vicenda di Saman.

Lo scorso 3 giugno l’Ucoii non ha avuto paura nel proporre una “fatwa” (un parere religioso che trova le sue fondamenta nei testi sacri del Corano e nella tradizione profetica dell’islam, che viene emessa in casi di gravità assoluta) sul tema delle nozze combinate. Nel parere religioso è stato scritto che “il matrimonio è una relazione di vita fondamentale tra due parti, uomo e donna, che si legano con una prospettiva duratura e che ha come essenza l’esigenza e l’accettazione dei coniugi. Una relazione che non può che basarsi su un consenso libero e volontario, senza coercizione o costrizione”.

Parole chiare che, secondo Nadia Bouzekri, “valgono sia per i ragazzi che per i genitori. Non si può strumentalizzare la religione e cambiarla a proprio piacimento”. Il padre e la madre erano stati denunciati a gennaio dai carabinieri per costrizione o induzione al matrimonio: cercarono di far sposare la figlia, all’epoca minorenne, con un cugino connazionale. La ragazza si era opposta e aveva chiesto aiuto. Le speranze di ritrovare in vita Saman Abbas si fanno sempre più deboli e non c’è ancora un posto dove portare un fiore alla sua memoria, e prometterle giustizia… continua a leggere.

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