“Parliamo di risparmio”, intermeeting Lions, Rotary e Kiwanis
Si è svolto a Mirandola, la scorsa settimana, l’intermeeting Lions, Rotary e Kiwanis a cui sono intervenuti Debora Rosciani e Mauro Meazza, giornalisti di Radio 24 e conduttori della trasmissione “Due di Denari”. Tema al centro della serata “Parliamo di risparmio”
Da sinistra Mauro Meazza, Stefania Pellacani, Paolo Vincenzi, Debora Rosciani, Vincenzo De Ruvo
Notevole successo di pubblico ha riscosso, la scorsa settimana, l’intermeeting dei club Lions e Rotary di Mirandola e Kiwanis di Modena, nel quale sono intervenuti i due giornalisti di Radio 24 Debora Rosciani e Mauro Meazza, conduttori della trasmissione “Due di Denari”, in onda ogni giorno alle 11.00, dal lunedì al venerdì, in cui si approfondiscono le questioni finanziarie della famiglia, come, ad esempio, il risparmio, le tasse, le pensioni e i consumi. I due ospiti hanno un ricco curriculum di attività professionali che li ha portati all’insegnamento nel campo del giornalismo economico e alla pubblicazione di diversi libri, l’ultimo dei quali porta il titolo emblematico di “Investire perché, guida per risparmiatori indecisi”.
Introdotti dai presidenti dei tre club ospitanti, Paolo Vincenzi, per il Lions, Stefania Pellacani, per il Rotary, e Vincenzo De Ruvo, per il Kiwanis, i due ospiti hanno condotto la serata passandosi l’un l’altro la parola, come di solito fanno in trasmissione, dove i temi sono trattati con “autorevoleggerezza”, termine appositamente inventato da loro per indicarne l’approccio serio, ma senza eccessi. La serata è cominciata con l’affermazione che noi italiani siamo noti in tutto il mondo quali grandi risparmiatori e scarsissimi investitori. Molti di noi pensano ancora che sia meglio tenere i risparmi sul conto corrente in banca, piuttosto che investirli e quindi essere vittime dell’ansia, tanto più elevata quanto più scarsa è l’educazione finanziaria dell’investitore, circa l’esito che dell’investimento stesso. Questo però è un modo superato di gestire i propri risparmi. Poteva essere plausibile nei tempi di inflazione nulla, ma non più oggi, in cui questa è a doppia cifra e il denaro tenuto in banca vede il proprio potere d’acquisto velocemente eroso. Siamo quindi forzatamente spinti a investire per salvare i nostri capitali.
E qui comincia il problema, poiché l’educazione finanziaria di tante persone è bassa, o del tutto nulla. Bisogna quindi tirarsi su le maniche e studiare la materia, poiché l’era delle sicurezze finanziarie è finita. Se ci si prepara, si può avere la possibilità di seguire ciò che accade nel mondo della finanza, arrivando così a rischiare di meno e, anche, a sopportare meglio la volatilità della borsa. Sul piano pratico, i due ospiti esortano innanzitutto a chiedere sempre spiegazioni a chi ci affidiamo, quando le cose non risultino chiare, poiché questo è il primo modo per sorvegliare i nostri risparmi. E poi occorre dedicare il giusto tempo alla materia, documentandosi sulla convenienza, o meno, dei nostri investimenti ed evitando che le crisi finanziarie che di tanto in tanto scoppiano ci colgano di sorpresa.
Insomma, secondo i due ospiti esiste il modo per trarre il miglior beneficio dal sistema finanziario attuale e ciò dipende molto dall’impegno che ognuno di noi porrà nel cercare di capirne i meccanismi arcani. Sollecitati sull’argomento da una specifica domanda del pubblico, entrambi si sono mostrati moderatamente ottimisti sul futuro, nonostante i tempi estremamente difficili e complicati che il mondo sta attraversando (guerre, inflazione, cambiamenti climatici, emigrazioni, ecc.).
I.P.