Fondazione
Attualità, Emilia-Romagna
Pubblicato il Ottobre 19, 2025

Fondazione Fossoli. La mostra dedicata alla rete di Odoardo Focherini tra il 1943 e il 1945

Un percorso che tocca i luoghi significativi a Modena, Carpi e Mirandola. Castellucci: “Odoardo una luce per  questi nostri tempi bui”

“Più si studia la figura di Odoardo Focherini anche nelle sue diverse dimensioni, come uomo, come sposo, padre, laico, cristiano, giornalista e anche di grande sensibilità, non solo religiosa, ma sociale, politica tanto più si scoprono dei luoghi dove lui ha creato relazioni, luoghi in cui si è speso, luoghi in cui ancora si respira la sua opera, un tessuto di relazioni che rimangono significative ancora oggi”.

Queste le parole con cui mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi, ha commentato la mostra diffusa realizzata dalla Fondazione Fossoli e dedicata a Odoardo Focherini e alla rete di collaborazioni presente sul territorio modenese. Alla presentazione della mostra “Nella rete della persecuzione 1943-1945. Luoghi, storie, persone intorno a Odoardo Focherini”, avvenuta nella mattinata di domenica 19 ottobre presso la sede della Fondazione Fossoli oltre a mons. Castellucci sono intervenuti Letizia Budri, sindaco di Mirandola, Francesca Maletti, vicesindaco di Modena, Mauro D’Orazi, presidente del consiglio dell’Unione Terre d’Argine, e i familiari, la figlia Paola Focherini e il nipote Odoardo Semellini. E’ stata Manuela Ghizzoni ad introdurre i lavori, illustrando finalità e strumenti comunicativi adottati per rendere visibili i contenuti all’esterno dei luoghi individuati nelle città di Modena, Carpi e Mirandola.

Al termine degli interventi istituzionali la curatrice Giulia Dodi ha accompganto i presenti nell’illustrazione della prima parte della mostra collocata all’interno dell’ex sinagoga. “Odoardo Focherini – ha affermato Castellucci – è una figura poliedrica, proprio nel senso di uomo integrale pur con diverse chiavi di lettura. Fare memoria di Focherini non è solo un’occasione per ricordare ciò che è avvenuto 80 o 90 anni fa a seconda dell’attività o della ricorrenza che si considera, ma è sempre un ravvivare l’impegno oggi. Ho potuto constatare nelle varie occasioni in cui si è parlato di Odoardo proprio l’interesse per capire come oggi Odoardo avrebbe operato, che cosa avrebbe fatto. Quindi vuol dire che è una figura viva e creare questi punti di riferimento significa motivare il nostro impegno ecclesiale e sociale per l’oggi. Ecco, questo percorso itinerante ci parla di un’umanità diffusa in un momento che non era certamente di umanità, come accade anche oggi, l’umanità sembra seppellita sotto i piedi. Invece poter vedere che ci sono dei punti di luce così grandi pur nella loro ordinarietà, probabilmente chi ha affiancato Odoardo non si è accorto di chissà quale straordinarietà, di un uomo che compiva il suo dovere, lo faceva in nome del Vangelo, in nome della propria coscienza. Questi sono i punti di luce di cui abbiamo bisogno. Dunque il mio ringraziamento alla Fondazione Fossoli e a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa mostra per il contributo alla memoria del Beato Focherini”.

Info: www.fondazionefossoli.it – La mostra sarà visitabile fino al 1° febbraio 2026.

Solidarietà, iniziativa di Caritas Parrocchiali ed Emporio Cinquepani
Il progetto “Una mela al giorno aiuta chi ti sta intorno” come forma di autofinanziamento per sostenere la loro attività
di Giacomo Sforzi 
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